Quanti di voi almeno una volta nella vita hanno sentito il bisogno impellente di un dolce spuntino pur non avvertendo distintamente la sensazione di fame?
La fame nervosa, la ricerca compulsiva di cibi zuccherini, è un atteggiamento che ha origine da uno specifico processo biochimico: in seguito a stress emotivi di vario genere (come l’ansia per un esame o le delusioni affettive) il nostro organismo richiede carboidrati e lipidi per attivare la serotonina, anche nota come “ormone della felicità”, il cui compito è facilitare la percezione di sensazioni piacevoli.
Carboidrati e lipidi sono però una fonte di calorie che, sebbene in grado di indurre una temporanea ed effimera sensazione di appagamento, vanno poi smaltiti dall’organismo e rappresentano un problema per la salute se assunti in maniera sconsiderata.
I nutrizionisti consigliano di combattere la fame nervosa su due fronti. Il primo è l’autocontrollo, che può essere allenato con la ricerca di attività e di pensieri che distraggano dall’attacco di fame; il secondo, altrettanto importante, è ancora una volta una sana alimentazione.
Sul numero di gennaio 2013 della rivista ok benessere, l’AIRC cita l’arancia come uno snack sano e potente alleato nella lotta agli attacchi di fame nervosa, ricordando che all’effetto benefico del frutto contribuiscono anche le “pellicine bianche”, che la maggior parte dei consumatori scarta per abitudine, grazie all’elevato quantitativo di fibre.
